Goccia S. Antimo: Racconto della visita al Casale di Friano
L’esperienza vissuta il 30 maggio del 2021 presso l’antico casale di Friano, tra Aversa e Sant’Antimo, ha coinvolto diversi partecipanti sia del posto, in particolare i parrocchiani della chiesa di Friano e del loro parroco Don Raffaele, sia di paesi limitrofi: Sant’Antimo, Sant’Arpino, Aversa, Giugliano, Casaluce.
Tutti hanno sperimentato un tipo nuovo di turismo detto “responsabile”, un turismo che rispetta l’ambiente in cui si vive, se ne prende cura evidenziandone anche delle criticità, ma soprattutto valorizzando quei siti e quelle culture locali che meritano di essere riscoperte: nel nostro caso il casale di Friano appunto.
L’iniziativa promossa dall’Associazione “Gocce di Fraternità”, sede secondaria di Sant’Antimo, ha visto la collaborazione di un’altra realtà ambientalista del territorio e cioè della rete “Gruppo pro ambiente”, di cui la dott.ssa Anita Russo, principale animatrice dell’evento in questione, è una rappresentante.
Uno dei settori specifici dell’Associazione “Gocce di Fraternità” è proprio quello del Turismo responsabile. Ma in riferimento all’ambiente, la sede secondaria di Sant’Antimo in particolare si è molto impegnata in attività che promuovono nuovi stili di vita, un consumo critico dei beni materiali, la sostenibilità in tutte le sue forme, nell’ottica di una corretta relazione uomo-ambiente.
L’obiettivo principale della visita al casale di Friano sta dunque in una riappropriazione del nostro territorio, in particolare di un sito poco conosciuto ai più, ma sicuramente importante come altri siti, perché ricco di storia e di tradizioni secolari.
(Raduno dei partecipanti presso il bar “Insomnia Café”, via A.Gramsci , 62, 81031, Aversa (CE))
(Verso la masseria Verde al casale di Friano)
Dopo un’introduzione, nella quale abbiamo chiarito gli obiettivi del nostro progetto associativo e le generalità dell’itinerario turistico, il percorso di visita è stato strutturato in 2 parti.
Prima parte: i partecipanti si sono mossi verso l’antica via del Ponte di Friano, detto anche ponte Mezzotta. Qui la dott.ssa Anita Russo ha illustrato la storia del toponimo e la storia del casale dalle origini medievali ad oggi.
(Parte prima del percorso: storia del toponimo e del casale di Friano)
(Parte prima del percorso: Anita Russo illustra la storia del toponimo e del casale di Friano)
Parte seconda: i partecipanti si sono mossi verso la masseria Verde. Qui il coordinatore di Goccia Sant’Antimo ha intrattenuto i partecipanti con la storia dell’antica chiesa del casale dedicata prima a San Lorenzo e poi alla Madonna delle Grazie; in più con un’ulteriore visita alle campagne circostanti, è stato possibile ammirare le cosiddette alberate aversane dell’Asprinio e ciò che resta di alcune case coloniche e masserie dell’antico casale.
(Parte seconda del percorso: l’asprinio d’Aversa e la sua coltivazione tipica)
(Esemplari di alberate dell’Asprinio d’Aversa (sulla destra))
(Affresco ottocentesco della Madonna delle Grazie, proveniente dall’antica chiesa di Friano)
(Una delle case coloniche risalente al XVII sec. presso il casale di Friano)
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